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sEnsō

by Jon-t

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1.
Equidistanti l’arrivo e il ritorno e qui distanti son solo gli istanti. Tutto è un insieme, sia notte che giorno. Fuori dal bosco avrò il mondo davanti. Passa una nuvola e il sole al tramonto dona una punta di grigio ai passanti. Ho la fortuna di stare all’ aperto ma perdo i fiammiferi e accendo gli sguardi. Tu aspetta. passa una nuvola, supplica il vento di fare piu in fretta. Tu foglia che voli nel tempo l’ombra ha voluto ascoltare e ti accerchia ‘adesso qualcuno mi spieghi il motivo di fare un respiro se ne vivo senza!’ si dice la foglia e si secca. Io che accarezzo corteccia di quercia ruga per ruga, una venatura. Sento pulsare anche madre natura, resina molle che se duratura sembra una gemma e’ non e’ fioritura. Nella foresta non passano i raggi, bella libellula, lucciola o vespa bella farfalla so come mi guardi ma io ho trovato la mia cocinella. Passi gia fatti, rimossi, rimasti nell’imagginario. Stessi percorsi al contrario mi fanno pungere col fuso orario. Se ti dimostri sete di mondi bevine sorsi. ‘piano che e’ fredda’. I suoni dei corni e quelli dei corvi contro l’avorio che scrive una penna. Noi volpi private degli acini. Voi non offriteci vini se acidi Decidi tu se salirci sui rami qui ma piu ci sali e piu istabili e fragili li troverai, come un ruscello in mezzo al deserto, trova quel mare e si sente piu’ aperto. E lo sai per certo non tornerai. Mai. Ricordi di giallo e di azzurro. Presente di verde esistenza. Ricordi di prendere tutto? Tu chiedi che ne farò senza. Ricordi di giallo e di azzurro. Presente di verde esistenza. Tu ricorda di prende tutto che ho dimenticato ma ne farò senza Tu aspetta.
2.
Questo che senti e’ il mio battito abbattilo se ci riesci deduco ci voglia un attimo perche battono i denti/ sto sulla soglia o nell’angolo negli interi o nei mezzi nei primi non mi ci trovi ma mica compro i biglietti/ se ti incontro balbetti ma non partli di fatti se e’ il tuo cuore che fatica a fare a fette gli sguardi degli altri/ affetti da affetti piu falsi smetti e rifletti sul farsi prendi o ricerchi due schiaffi perdi e calpesti i tuoi passi/ sta volta passi ma la prossima non so come chiamarti ma questa e’ la prassi di chi non dimentichero’/ non voglio cambiare o cambiarti se parti davvero poi sappi non solo tornare ma pure viaggiare e viaggiare vuol dire trovarsi/ a riva, al largo in alto, in basso in mezzo, il lungo, in largo, in salto, a terra, in cerchio, in ansia, o col coraggio sotto il braccio mannaggia è gia maggio mi arrangio quest’anno ho tre debiti cazzo ma sono talmente cresciuto che questa è la volta che beh lo rifaccio Non mi sto giustificando sto spiegando vigliacco/ non mi puoi chiamare adesso sto mangiando codardo/ puoi lasciarmi stare un po che sono stanco col cazzo/ me lo dai o no un abbraccio non ti manco? ho caldo/ infatti c’e’ un sole che spacca le tempie e pure le rocce come i suoni delle gocce di notte in un tempio vuoto / sottovuoto si contorce il mio grillo che non fa note mentre io raggiungo a nuoto il mio dolce fiore di loto./ l’otto e’ un numero imperfetto se ami i sempre e l’infinito manometto mano a mano tutto cio che mi fa schifo/ dà fastidio fare il tifo ad un fallito ma se serve alzo la mano per spronarti a migliorarti non il dito/ e sotto il palco, come in relazioni sono stanco delle interazioni/ quelle futili tra prede e predatori tu metti un domatore solo dentro un branco di leoni/ e con lo slancio scansa l’ansia giusta per saltare dove frusta il vento che se mi va giusta porta sempre un po’ più in alto/ nasco, parlo e barcollando arrivo al foglio e alla mia penna che a casa stanno aspettando./ Non mi sto giustificando sto spiegando vigliacco/ non mi puoi chiamare adesso sto mangiando codardo/ puoi lasciarmi stare un po che sono stanco col cazzo/ me lo dai o no un abbraccio non ti manco? ho caldo/
3.
Ed ecco qui un croccantino per un graffio pazzo gatto mi brucia e tu le fusa le fai come contrattacco/ cardo bacio cardiopalma sotto cui prendo uno schiaffo e dall’ombra di una sponda sento urlarmi ‘Sei in ritardo!’/ servi asfalto come piatto preferito alla tua macchina tu su un’ambulanza lei che fa lavanda gastrica/ sbiascica chi ha la bocca ripiena di frasi a vanvera ginnastica emotiva motiva a cercare un ancora/ o cambiaci l’accento se ti va percarita’ mi testo es tu testo detesto la verita’/ prendo il pretesto per gustarmela in tutte le varieta’ faccio il modesto e la sorseggio con pillole di realta’/ commestibile è il limite tra gusto e sensazioni oscura l'iride e dimmi se non senti quei sapori / sughi buoni della nonna una domenica di pasqua fatti di contorni composti da stessa pasta / Vorrei tanto restare sopra le nuvole guardare l’orizzonte finche mi vedrò di spalle pensavi che al mercato mi ero fatto solo illudere ma mangio uova d’oro sulle spalle di un gigante/ vorrei tanto cadere da queste nuvole guardare giù e vedere tutto sempre un pò più grande pensavi che al mercato mi ero fatto solo illudere ma mangio uova d’oro mentre suonano le arpe Prendo un treno scendo e vedo l'altro corro e salgo sara’ che ho fatto in corsa sto periodo di passaggio / sto gustando ora il sedile sospiro e guardo in alto senza alcun biglietto in tasca abbonato al mio personaggio/ ho addobbato dalle radici mi han detto ‘tutto passa’ scartatato giorni felici capendo che tutto lascia / qualcosa tutto cambia tu assapora ogni pietanza che peccato capitale ma capita faccia gola / assaporare prima di ingerire solo per capire quali sono le portate che mi offrite / in quale modo me le servite ma non servono ricette le vite troppo insipide necessitano spezie saporite/ le prelibatezze le cerchiamo e seppielliamo per l’inverno inconsapevoli piantiamo un seme raro/ se annaffiato col curaro cresce l’artiglio del diavolo se con sudore e voglia sarà il tuo Fagiolo Magico Vorrei tanto restare sopra le nuvole guardare l’orizzonte finche mi vedrò di spalle pensavi che al mercato mi ero fatto solo illudere ma mangio uova d’oro sulle spalle di un gigante/ vorrei tanto cadere da queste nuvole guardare giù e vedere tutto sempre un pò più grande pensavi che al mercato mi ero fatto solo illudere ma mangio uova d’oro mentre suonano le arpe
4.
Il rumore della Moka cerca sotto le lenzuola e le Coperte. Geografiche scoperte tra i tuoi pori della pelle. E’ matematica. Fisica quantistica e si annega tra una lacrima per istigare l'anima che spesso nega l'ovvio E scema via in un soffio Come sciami di farfalle. Polveri sottili sulle ali. Tra le mani avevo un sogno ma lo stretto e ricordarne gli aspetti è affascinante/ Non gli stringo più quei fili. Burattini fatti in carne E ossa. E issa Tira questa corda finché scotta o scoppia rissa. bottiglia che si rompe in testa al solito alcolista. Un ceco con lo sguardo fisso in metro guarda me trova ciò che non vedevo ed è sereno senza che veda quanto sono magro, che vestiti porto addosso, che ho telefono c’ho in mano, e puo dirmi ‘ti conosco’. Non trovo differenza tra un amen e un namastè se saluto solamente la luce che splende in te, che altrimenti e’ come dire fanculo a chi beve il the quando sei piu abbituato all’odore del tuo caffe’ Non trovo differenza tra un amen e un namasté. Non trovo differenza tra un amen e un namasté. Non trovo differenza tra un amen e un namasté se saluto solamente la luce che splende in te/ Io scrivo sulla gente, letteralmente lettera per lettera. L’etere letta a lente è nettamente meglio da riscrivere su pelle, Tra i nei che fan le veci delle più brillanti stelle. E se Sirio sarà spenta si riordinano gli astri. scopro che l'oroscopo ha uno scopo assecondarci. Tasse e contanti mondi distanti. Io cerco la via lattea dentro il frigo, decido di inzupparmi. tra Strani e stravaganti pensieri mattutini è da matti! Tu ti inchini davanti a tutti principi, o principi volendo. Chi mi capisce chimicamente sarà parte del ottetto. Sorseggio dalla tazza del caffè che sarà diventato freddo. Beh bevo lo stesso. Pensieri come un fiume che scorrono dentro in un letto, li bevo lo stesso. Pensieri come un libro che insegna da appena letto.
5.
Mio padre mi indicava con il dito la stella polare e adesso sbaglio strada per paura di sbaglliare le apparenze fan l’inganno se dentro sono lontane piu ti ci avvicini piu hai forza di allontare le fontane della fonte riflettono solo il bene e non so bene se bere se sia miele o sia neve ma ci son cresciuto insieme s come con un gemello siamese d sappi che ho il sangue danese s e un po mi sento geko d rincorro il mio tramonto mentre scappo dal gelo so di un ceco che leggeva la mano ai piu fortunati e prevedeva giustizia e fortuna gratis non era sincero/ un giorno disse che infondo noi siamo uguali lui perche e’ nato cosi s noi perche siamo bendati d e dati per scont ati i tuoi limiti prestampati se coloravo fuori ricordo che mi sgridavi/ china come soia e peniseri come wasabi io non vedo l’ora di non vedere l’ora pero’ vedendo l’ora e riviverlo come allora mia madre mi indicava la mia scarpa slacciata faticava a dirmi basta cio che avevo bastava davvero tanto che chiedere adesso mi e’ più difficile non meno di svegliarmi emozione fotosensibile/ di un mattiniero ma non e’ vero perche non vale non dormire guardando i bordi del cielo ma soffrire e’ giusto e salutare ma se passi sotto casa beh puoi anche salutare e tutto questo e’ molto astrale astratto sfuma nel reale nel reame vedo un ratto che tesse vestiti a dame mangiare in diagonale s sentirsi poco sazi d non credo di far male a innamorarmi degli scacchi e se mi scacci lascia almeno che raccatti cio che ho dato sembra arianna contro un gatto speranza e filo spinato trasporto nel fagotto il mio buffo sorriso storto vagabondo giramondo busso a tutti nel percorso. c’e’ chi apre chi socchiude chi nemmeno mi ha risposto

about

L'enso è
cerchio, illuminazione, forza e universo.
Più nello specifico:
L'attimo in cui la mente concede all'insieme
Corpo-Spirito di raggiungere la pace dei sensi
e l'apice della creatività

credits

released April 11, 2016

Super thanks to: Mr. Ness, Gabble, Sadie, Jaba, Logos e Piger.

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about

Jon-t Milan, Italy

Classe 97.
Jon-t è nato in liguria e cresciuto in barca a vela con la sua famiglia fino all’età di 7 anni per poi trasferirsi a Milano nel 2004.
Ama il mare, L’evoluzione, l’espressione in qualsiasi forma e le persone sincere.
Odia il freddo, la monotonia e chi non guarda oltre le cose (soprattutto le siepi).
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